
L’assetto organizzativo ha un impatto diretto sulle condizioni di salute del lavoratore di cui il Datore di Lavoro e il dirigente per la sicurezza devono tenere conto nell’organizzazione dell’attività di lavoro.
La Cassazione ha affermato la responsabilità del datore di lavoro «per la mancata adozione delle misure idonee a tutelare l’integrità fisica del lavoratore», quando «pur conoscendo le condizioni di lavoro e gli orari richiesti al medesimo, non si adopera per prevenire l’insorgenza della patologia mortale».
Ancora una sentenza della Suprema Corte (14313/2017) sull’imputabilità al datore di lavoro pubblico del decesso, e conseguente danno da liquidare agli eredi quale lesione del rapporto parentale, di un dipendente del servizio sanitario (tecnico radiologo), che lavorava in un ospedale siciliano in condizioni disagiate e di superlavoro, “senza lamentarsi”.
Cass., Sez. Lav., 8 giugno 2017, n. 14313