
Si è conclusa in primo grado la vicenda relativa al decesso di un operaio nel corso delle attività di disallestimento di un palco da concerto, a causa dello scorretto utilizzo di un montacarichi.
Il Tribunale di Milano ha pronunciato sentenza di condanna nei confronti di alcuni imputati (persone fisiche e giuridiche), chiamati a rispondere di omicidio colposo con violazione della normativa in materia di salute e sicurezza e del relativo illecito amministrativo previsto dall’articolo 27-septies del D. Lgs. 231/2001.
Una delle società coinvolte è stata ritenuta colpevole poiché è emerso che aveva chiesto la prestazione d’opera a lavoratori occasionali, tra cui la persona deceduta, in assenza di qualsiasi rapporto contrattuale e, soprattutto, di qualsiasi formazione.
I lavoratori – ad avviso del Giudice di prime cure – avrebbero infatti ricevuto solo brevi indicazioni sullo svolgimento delle mansioni, ma nessuna specifica informazione sui rischi cui risultavano esposti operando in loco; né sarebbero stati dotati di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
La società interessata avrebbe dunque fruito di un indebito vantaggio economico, non avendo sostenuto i costi per la valutazione del rischio, l’assunzione dei lavoratori, la loro formazione ed informazione.
Tutto ciò, in violazione degli adempimenti di cui al D. Lgs. 81/2008 ed in assenza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto 231.
(Fonte:AODV231)