Al fine di dare attuazione alle norme contenute nella Legge n. 190/2012 gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale sono tenuti ad introdurre e ad implementare adeguate misure organizzative e gestionali.
Qualora questi enti adottino già modelli di Organizzazione e Gestione del rischio sulla base del d.lgs. n. 231 del 2001 possono estenderne l’ambito di applicazione anche a tutti i campi considerati nella l. n. 190 del 2012 nella propria azione di prevenzione della corruzione.
Il processo di integrazione dei modelli di organizzazione e gestione ai sensi della l. n. 190 del 2012 o quello di elaborazione di adeguate misure organizzative porta all’articolazione di Piani di Prevenzione della Corruzione, che debbono essere definiti entro il 31 gennaio 2014, e trasmessi alle amministrazioni pubbliche vigilanti per essere pubblicati sul sito istituzionale.
Gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale devono, inoltre, nominare un responsabile per l’attuazione dei propri Piani di prevenzione della corruzione, che può essere individuato anche in un membro interno dell’organismo di vigilanza previsto dall’art. 6 del d.lgs. n. 231 del 2001, nonché definire nei propri modelli di organizzazione e gestione dei meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di avere notizie in merito alle misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione.
I contenuti essenziali dei Piani di Prevenzione alla Corruzione devono contenere i seguenti elementi:
- Individuazione delle attività a rischio
- Programmazione della formazione mirata per le aree a maggior rischio
- Enti diritto privato in controllo pubblico
- Previsione delle procedure gestionali finalizzate alla prevenzione dei reati
- Individuazione di idonee modalità di gestione delle risorse umane e finanziarie
- Introduzione di un Codice di comportamento per i dipendenti che includa la regolazione dei casi di conflitto di interesse
- Regolazione di procedure per l’aggiornamento del modello
- Previsione di obblighi di informazione nei confronti dell’organismo vigilante
- Regolazione del sistema informativo per attuare il flusso delle informazioni ai fini del monitoraggio da parte dell’amministrazione vigilante
- Introduzione di un sistema disciplinare che includa le sanzioni per i casi di illecito
- Il Piano di Prevenzione è, quindi, il frutto di un processo condiviso, nel quale i dipendenti non sono considerati fonti di rischio ma risorse utili alla gestione dello stesso.
Cosa possiamo fare per Voi
Se la Vostra Società necessita di una soluzione operativa per la predisposizione del Piano Prevenzione della Corruzione o per l’integrazione con il “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” ai sensi del D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231.
I nostri servizi includono:
- Rilevazione e valutazione del modello di controllo posto in essere in tutte le attività, processi e sottoprocessi, individuazione delle possibili aree a rischio e delle misure di prevenzione rispetto a quanto previsto dalla normativa (cd. Risk assessment);
- Costruzione del Piano Prevenzione della Corruzione (PPC) e/o se già esistente elaborazione di una Parte Speciale da integrare nelModello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del d.lgs. 231 (Modello 231);
- Supporto nell’individuazione del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC);
- Redazione e/o aggiornamento del Codice Eticoai sensi della Legge 190/2012;
- Supportoal Management nell’attuazione dei Principi contenuti nel PPC e/o Modello 231;
- Per le attività, i processi e i sottoprocessi il cui sistema di controllo non risultasse conforme, definizione ed implementazione di specifici piani di azione finalizzati alrafforzamento del sistema stesso idoneo a prevenire i reati di corruzione attiva e passiva;
- Comunicazione e formazione ai dipendenti e ai portatori di interesse;
- Redazione del Piano di Vigilanza Triennale/programmi annuali del RPC e/o Organismo di Vigilanza ai sensi del D.lgs. 231/01 (OdV) ed esecuzione degli audit/test;
- Costruzione dei Flussi Informativida e verso l’OdV/RPC.